
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Blended Scotch Whisky
Gradazione: 40%
Botti di invecchiamento: N/D
Filtrato a freddo: Sì
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 82,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.johnniewalker.com
Valutazione: 80/100
Il blend Johnnie Walker offre esperienze per tutte le tasche, dal basico Red Label a edizioni più pregiate e costose come il The John Walker, con una variegata serie di sfumature nel mezzo per tutti i gusti (e portafogli).
Ed è spesso ai colori che i produttori si sono affidati per distinguere i diversi imbottigliamenti, dal rosso al nero, al verde, al blu e, ovviamente, all’oro.
Nato nel 1920, il Johnnie Walker Gold Label The Centenary Blend era anch’esso un 18 anni, la cui produzione fu abbandonata durante la seconda guerra mondiale per poi essere ripresa nel 1992, fino al 2012 quando mutò in due diverse espressioni, il Platinum con ancora l’età dichiarata e il Gold Label Reserve. Dobbiamo arrivare al 2017 per vedere il Platinum perdere la connotazione da metallo prezioso passando all’attuale e più modesta (si fa per dire) edizione.
Noto anche come Ultimate, è un blend di 18 whisky provenienti da altrettante distillerie (ben al di sotto delle 40 e passa dei prodotti più economici), tra cui Cardhu, Glen Elgin, Auchroisk e Blair Athol, e all’epoca del lancio venne diffuso un video in cui Jim Beveridge evoca l’origine di questa espressione.
Note di degustazione
Il bouquet olfattivo ricorda molto quello del Gold Label: fresco e fruttato, con tanti fiori, pesca gialla, albicocche, arancia, miele e mandorle. Si può dire che ne sia quasi la fotocopia, compresa la nota limonosa! Lo trovo però più oleoso, con un’elegante cera che avviluppa gli aromi, assieme a una lieve presenza del legno in sottofondo.
Si conferma oleoso anche al palato, con una spinta speziata in più (noce moscata e pizzico di pepe), assieme a marzapane, vaniglia, ancora frutta (gialla ma anche mela matura), arancia e miele. Qualche screziatura sulle tonalità dolci, con una punta minerale vagamente marina e una nota amarognola, di noci e rabarbaro, che tende a prevalere sulla lunghezza.
Finale abbastanza lungo, di spezie, vaniglia, arancia, legno e ancora punta amara.
Olfatto elegante e raffinato che non trova purtroppo sostegno nel gusto, che parte molto bene ma si perde un po’ nel tempo. A berlo in fretta magari si nota meno, ma mi aspettavo parecchio di più.