
Provenienza: Texas (USA)
Tipologia: Texas Single Malt Whisky
Gradazione: 53%
Botti di invecchiamento: Vergini americane
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Balcones Distilling
Prezzo: € 64,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: balconesdistilling.com
Valutazione: 83/100
Questa volta mi trovo per le mani una vera rarità, un distillato di malto d’orzo proveniente dagli Stati Uniti.
Com’è noto, gli USA producono whiskey a partire da diversi cereali (mais e frumento soprattutto) ma raramente dall’orzo, non per puntiglio ma perché è difficile da coltivare nelle ex colonie britanniche.
E ci voleva questa piccola ma vivace distilleria texana per lanciarsi nella difficile impresa di dar vita a un single malt, inizialmente proposto in un’edizione non ancora definibile come whisky perché più giovane dei tre anni canonici.
Fondata nel 2008 a Waco (il nome di questa cittadina probabilmente vi dice qualcosa), Balcones diventa operativa l’anno successivo distillando da mais azzurro proveniente dal New Mexico, da frumento e da orzo coltivato in Texas, con invecchiamenti in botti vergini di loro creazione con varietà diverse di quercia.
L’imbottigliamento avviene poi scegliendo tra le varie botti per dare vita alle diverse etichette del loro portafoglio.
Molti sono infatti gli imbottigliamenti offerti dalla distilleria (che ha aperto una nuova sede nel 2016), dal classico rye al blue corn, al bourbon e al single malt whisky, cui si aggiungono edizioni speciali annuali.
Un esperimento interessante in terra americana, che vale la pena provare.
Ringrazio Marianna Sicheri Mazzoleni di Ghilardi Selezioni per avermelo fatto scoprire.
Note di degustazione
Intenso mogano nel bicchiere.
L’influenza della botte è ben presente all’olfatto, con un fresco sentore di legno appena tagliato, speziato dal cardamomo. Il profilo è preminentemente dolce, quasi vinoso, di frutti rossi, uvetta, prugne mature. Strudel di mele. Semplice ma caloroso.
E se al naso era praticamente assente, al palato l’importante gradazione si fa sentire, con una bella vampata di calore che si assesta in breve tempo, riproponendo le impressioni olfattive quasi in fotocopia, sempre con il legno come leitmotiv. L’impressione di strudel (appena sfornato) è preminente, pinoli compresi, e fa scorrere il distillato che è un piacere, forse pure troppo!
Finale mediamente lungo, speziato e un po’ secco, di legno, prugne e mele.
Bevuta piacevolmente disimpegnata, che pure nella grande gioventù riesce a trovare una sua personalità, promettendo molto bene per versioni dall’invecchiamento più importante.