
Provenienza: Kentucky (USA)
Tipologia: Single Cask Kentucky Straight Bourbon Whiskey
Gradazione: 48,8%
Botte di invecchiamento: Vergine americana
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Valinch & Mallet Ltd.
Prezzo: € 59,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.valinchandmallet.com
Valutazione: 88/100
Concludiamo il giro delle ultime uscite di Valinch & Mallet con una bottiglia della serie Private Cask Selection, passando l’oceano e finendo negli Stati Uniti con un bourbon, distillato nel 2009 e invecchiato in una singola botte vergine di quercia americana, imbottigliato in edizione limitata a 340 bottiglie.
Heaven Hill è una delle maggiori distillerie americane, nata a ridosso del Proibizionismo nel 1935 con sede a Bardstown nel pieno della culla del bourbon, il Kentucky.
Si tratta di una delle sette principali distillerie degli USA, seconda nella produzione del solo bourbon e prima di quelle a gestione famigliare (non dei tizi qualunque, insomma).
Fondata inizialmente da un gruppo di investitori, venne presto acquisita interamente dalla famiglia Shapira (tutt’ora proprietaria), con i Mastri Distillatori appartenenti alla famiglia Beam fin dalle origini, e con il nome di Old Heavenhill Springs commercializzava (e produceva) solo bourbon, che finiva nelle due etichette principali Evan Williams ed Elijah Craig, diversificando solo nell’ultimo ventennio il proprio portafoglio con gin, vodka e diversi distillati acquisiti da altri marchi o importati.
Nel 1996 il suo impianto di produzione venne raso al suolo da un incendio devastante, che obbligò l’azienda a rifornirsi dai vicini Brown-Forman e Jim Beam, finché non acquistò e riadattò una distilleria a Louisville tre anni dopo, vendutagli da Diageo: è qui che avviene la produzione del distillato anche oggi, con maturazione e imbottigliamento nella sede originale a Bradstown.
Come immaginabile, i proprietari tengono molto alla propria tradizione famigliare, con tanto di Heaven Hill Distilleries Bourbon Heritage Center aperto nel 2004 che celebra la loro storia di successo.
Note di degustazione
Oro con riflessi ambrati nel bicchiere.
Il mais dolce colma le narici, ricoperto da abbondanti miele e vaniglia. C’è anche una forte componente erbacea, di fieno appena tagliato, accompagnata da frutta (melone, prugne) e un pizzico di limone. Fondo di nota balsamica. Legno laccato. È un’armonia di dolcezza e freschezza, la cui delicatezza viene appena stemperata dalla punta artificiosa del legno.
Più caldo al palato che all’olfatto, inizialmente si presenta con una decisa speziatura perdendo un po’ la freschezza portata al naso, con cannella, pepe, noce moscata e un tocco di rabarbaro. La nota “chimica” del legno si rafforza, facendo spiccare un’anima più amarognola e acida. Le note dolci restano sullo sfondo, ma in lunghezza si fanno più presenti ricalcando l’olfatto, così come l’aspetto balsamico tende a risaltare maggiormente con il passare dei minuti. Bisogna lasciare il tempo agli aromi di assestarsi, e ci si trova con un nuovo equilibrio, sospeso tra l’amarotico e il balsamico, riacchiappiando la freschezza che pareva essersi sopita al primo imbocco.
Finale lungo e balsamico, con punte di vaniglia, mais, noce moscata e legno.
Un whiskey che richiede tempo, con rispetto a quello passato in botte, e si viene ripagati da una bevuta più complessa che al primo impatto, ben strutturata e soddisfacente.
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Un’altra prospettiva:
Il bevitore raffinato