
Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Cask Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 51,4%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Valinch & Mallet Ltd.
Prezzo: € 50,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.valinchandmallet.com
Valutazione: 86/100
Ancora una bottiglia della serie The Young Masters Edition, questa volta dalla poco nota distilleria dello Speyside, con un distillato nel 2010 invecchiato in una singola botte hogshead di bourbon, imbottigliato cask strength in edizione limitata a 270 bottiglie.
Essendo al suo esordio in questo blog, spendiamo due parole sulla distilleria Aultmore.
Di proprietà di Bacardi (tramite la John Dewar & Sons), le sue origini risalgono al 1895 grazie ad Alexander Edward, già proprietario di Benrinnes, e vide raddoppiare la propria capacità produttiva appena tre anni più tardi.
La bancarotta sul finire del secolo portò alla chiusura della distilleria, riaperta nel 1904 e, sfortuna sulla sfortuna, bloccò nuovamente la produzione in concomitanza con la Grande Guerra.
Negli anni successivi vide diversi passaggi di mano, dalla John Dewar & Sons alla Distiller Company fino alla Scottish Malt Distillers nel 1930, che ne mantenne il controllo effettuando diversi lavori di ampliamento, arrivando alla vendita nel 1998 agli attuali proprietari.
Buona parte della produzione di whisky finisce nei blended di Dewar, con pochi imbottigliamenti in etichetta, tanto che il primo ufficiale (il 12 anni) uscì solo nel 2004 a seguito di un paio di edizioni speciali.
Al momento nel core range ci sono tre versioni: 12 anni, 18 anni e 21 anni.
Note di degustazione
Giallo paglierino nel bicchiere.
Freschissimo e floreale all’olfatto, ma tutt’altro che etereo, con la gradazione che sostiene gli aromi rendendoli compatti, declinati in rosa, tappeto erboso, gocce di miele, pesca, cereali, amaretti. Legno tagliato di fresco. Molto primaverile, ma senza il Covid-19…
La spinta alcolica scalda il palato, smuovendo gli animi con un tocco di pepe bianco, mentre prendono corpo sentori di frutta secca (mandorle e noci) e fresca (ancora pesca con ananas), sempre distesi sull’erba. Agrumi spremuti sul legno con crumble di cereali. Più vivace che al naso, ma sempre su toni rinfrescanti, quasi dissetanti (quasi).
Finale piuttosto lungo, di cereali, pesca, legno e prato.
Un whisky che rilassa e stuzzica, facendoti sentire giovane come i suoi anni, che nella sua schietta semplicità trova la propria forza.
Recensioni di whisky da Aultmore nel blog:
Cadenhead’s Aultmore-Glenlivet 12yo 2006
Whisky Facile Polyphemus (Aultmore 10yo)
Recensioni di whisky da Valinch & Mallet nel blog
Un’altra prospettiva:
Whisky Facile