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Ardbeg Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Ardbeg Blaaack (Committee Members Release)

Recensione dell'Ardbeg Blaaack, rilascio speciale per il ventennale dell'Ardbeg Committee.

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 50,7%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex pinot nero neozelandese
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Moet Hennessy
Prezzo indicativo: € 120,00
Sito web ufficiale: www.ardbeg.com
Valutazione: 88/100

Imbottigliamento speciale per festeggiare il ventesimo anniversario dell’Ardbeg Committee, dedicato ai soli membri, quando è stata annunciata questa bottiglia diciamo “particolare” ha fatto un discreto scalpore nei social, come era chiaramente lo scopo della distilleria.
Il pecorone in etichetta è un omaggio alle pecore della Nuova Zelanda (che, come dice Ardbeg, sarebbero in rapporto di 7 a 1 con gli abitanti), stato di provenienza delle botti in cui è stata terminata la maturazione del whisky, in cui era contenuto del pinot nero.

In occasione dell’Ardbeg Day a fine maggio di quest’anno uscirà la versione “per tutti”, alla gradazione inferiore del 46%.
È la prima volta che Ardbeg usa questo tipo di botti per finire i propri whisky, sarà stato un azzardo o un esperimento riuscito?

Note di degustazione

Ambra nel bicchiere.
È un olfatto bizzarro quello che ti accoglie, desueto per un Ardbeg: la torba corposa e salmastra c’è, ma domata da una decisa componente dolce. Frutti rossi, mela verde, caramello, vaniglia e miele si mescolano al fumo acre e medicinale, alternandosi alle narici in una curiosa danza degli aromi. Siamo però ben distanti dalla pacatezza di An Oa, per intenderci, la torba resta predominante, fieramente fumosa e umidiccia, ma si declina in tonalità dolci e fruttate inusuali, dettate immagino dall’influenza del pinot.
Il palato rivela la forza del whisky, con la gradazione alcolica ben presente all’imbocco, assieme al ruggito molto salmastro e torbato con un buon tocco pepato. Ma. Di nuovo, un profilo dolce e coccoloso si nasconde sotto i muscoli di legna bruciata, portando in profondità note caramellose, quasi da confetto (con tanto di mandorla), assieme a frutta matura (molte ciliegie, poi lamponi e pesca) e miele. Sottofondo di tabacco da sigaro caraibico. È un alternarsi continuo delle due anime, che si accavallano senza mai amalgamarsi davvero, in un conflitto eterno su chi debba prevalere.
La dolcezza esce sconfitta nel finale, piuttosto lungo di pepe, alghe affumicate, sale marino e legno bruciato.

L’equilibrio è precario, le due anime del whisky sembrano non conciliarsi mai, ma è proprio il conflitto a rendere la bevuta varia e divertente, una variazione sul tema Ardbeg sfiziosa e curiosa, uno squilibrio che forse per alcuni è un difetto, per me è un bonus.

Recensioni di whisky da Ardbeg nel blog

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