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Le distillerie a sostegno della lotta contro il Coronavirus

Alcune distillerie USA (e non solo) si mettono a produrre disinfettanti per le mani.

Un articolo di Molly Berntsen per conto di Distiller.

Il Gintervention della Corsair Distillery/Photo Credit: Corsair Distillery

In questo periodo così difficile, condividiamo tutti un senso di insicurezza. Sappiamo bene come il modo migliore per sconfiggere il COVID-19 passi attraverso il distanziamento sociale, il lavaggio delle mani e la sanificazione. Ma andare a fare scorta in qualunque negozio è diventato sempre più difficile, dato che i beni di prima necessità sono stati i primi a sparire, compresi i disinfettanti per le mani. E anche online si ottiene lo stesso risultato.
Per fortuna, c’è un settore produttivo che ha un’ampia scorta di alcol e la possibilità di renderlo disponibile più in fretta: le distillerie di tutto il mondo si sono impegnate a produrre e distribuire in massa disinfettanti per le mani a cittadini e aziende bisognose.

A partire dai grandi nomi come Pernod Ricard fino alle piccole realtà artigianali, le distillerie da ogni parte del pianeta si stanno facendo avanti in questo periodo di incertezze per fornire un bene necessario al pubblico.

UNA RICHIESTA D’AIUTO

Con la notizia del diffondersi della pandemia, il bisogno di disinfettanti per le mani ha superato di gran lunga le scorte esistenti, con gente che diffonde sui social network foto di scaffali dei negozi vuoti.
Bar e ristoranti hanno un bisogno crescente di disinfettanti per mantenere la sanificazione dell’ambiente per staff e clientela, per non parlare di case di riposo, case di cura, corrieri e molti altri che si trovano ad affrontare lo stesso problema.

Quando alcune ricette sono diventate virali, il 4 marzo Tito ha diffuso un comunicato che invitava le persone a non usare la vodka del proprio marchio come disinfettante per le mani, dato che possiede una gradazione alcolica del solo 40% e non il richiesto 60% o più. Ma solo qualche settimana dopo è uscita la notizia che diverse distillerie artigianali avevano iniziato a creare il proprio disinfettante per le mani da donare alla comunità. Purtroppo, anche i nobili intenti richiedono delle regole quando si parla di alcol, e solo fino a poco tempo fa perché fosse consentita la distribuzione veniva richiesto un permesso da parte dell’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB), permesso che quelle prime distillerie hanno dovuto attendere di ricevere prima di iniziare la distribuzione, a rischio di perdere la propria licenza.

“Siamo in una posizione unica per poter dare un contributo, ma solo fino a poco tempo fa le restrizioni proibivano a distillerie come la nostra di produrre alcol che non fosse destinato al consumo alimentare.” afferma il Dott. Sonat Birnecker Hart, co-fondatore e presidente della distilleria Koval di Chicago, che ha collaborato con la città per eliminare queste restrizioni.

UNA REGOLAMENTAZIONE FEDERALE

A seguito della protesta popolare e dell’accresciuta comprensione da parte delle distillerie, il 18 marzo scorso la TTB ha emesso un documento con cui autorizza gli impianti dedicati alla produzione di alcol a fini alimentari di realizzare disinfettanti senza richiedere il permesso, fintanto che la produzione rientri nelle linee guida dell’OMS. Queste linee guida affermano come i disinfettanti debbano essere creati utilizzando etanolo denaturato o non denaturato, glicerina e perossido di idrogeno.

LE DISTILLERIE ARTIGIANALI CAMBIANO MARCIA

A seguito di questo comunicato, decine di distillerie artigianali sia grandi che piccole hanno iniziato a produrre i propri disinfettanti, come per esempio la Corsair Distillery di Nashville che produce il “Gintervention”, un disinfettante a base di gin.

“C’è un ovvio bisogno di disinfettanti, e volevamo dare una mano.” afferma il fondatore della Corsair Distillery, Andrew Webber. “Non appena la TTB ha detto che andava bene, sapevamo di poterlo fare.”

E tutte le mani possono aiutare per tenere il passo con le richieste. “Lo staff del nostro bar aiuta a imbottigliare i nostri distillati e disinfettanti.” continua Webber. “Lavoriamo fisicamente separati gli uni dagli altri in turni brevi durante il giorno.”

Sta avvenendo qualcosa di simile anche da Koval. “Stiamo facendo tutto ciò che possiamo per sostenere più organizzazioni possibile in necessità di disinfettanti; la lista di istituzioni che ci hanno contattato nelle sole ultime 24 ore arriva facilmente alle tre cifre, e continua a crescere.” afferma Birnecker Hart. Il marchio ha anche aperto un Go Fund Me per aiutare a sostenere la domanda.

Se gli si chiede cosa possa fare la comunità in cambio, entrambi i marchi hanno dato risposte simili. “Ci troviamo in un’emergenza, alla ricerca di contenitori in cui mettere i nostri disinfettanti.” spiega Birnecker Hart. “Se ci sono aziende di imballaggi o produttori di bottiglie di plastica approvate dalla FDA che possano donare, per favore contattateci.” La distilleria sta lavorando per fornire disinfettanti per le mani in quantità alla comunità medica, alle case di riposo e a chi si trova in prima linea.

Oltre alle donazioni a ristoranti locali, strutture per la distribuzione del cibo, negozi di sanitaria e associazioni sociali, Corsair aveva iniziato a offrire bottiglie in vetro da 750ml a chiunque servissero, ma data l’alta domanda, ora stanno donando direttamente agli ospedali.

I GRANDI NOMI RISPONDONO ALLA CHIAMATA

Ora che la regolamentazione è stata sospesa, anche le grandi aziende si uniscono alla battaglia.

La Bacardi Corporation si è associate con il produttore di Puerto Rico, Olein Refinery, per fornire materie prime che consentano la produzione di oltre un milione e settecentomila unità di disinfettanti per mani da 0,3 litri.

LVMH, proprietaria di marchi come Ardbeg e Glenmorangie, oltre a una gamma di profumi, si è impegnata nella produzione di disinfettanti per le mani.

Pernod Ricard, la multinazionale del bere francese, sta coinvolgendo i propri impianti di produzione distribuiti nel mondo. La Pernod Ricard Americana sta utilizzando i propri impianti inclusi quelli di Fort Smith, in Arkansas, Smooth Ambler Spirits (Lewisburg, WV), Rabbit Hole Distillery (Louisville, KY) e la TX Whiskey Distillery (Ft. Worth, TX) per la produzione di disinfettanti. In Canada, il marchio Hiram Walker & Sons Walkerville Distillery, che in genere produce distillati come J.P. Wiser’s, Lot No. 40 e molti altri, ora ha aggiunto i disinfettanti alla propria linea produttiva.

In Francia, il marchio ha donato 70.000 litri di alcol puro ai Laboratoire Cooper, un fornitore dell’industria farmaceutica francese, mentre la sezione spagnola si è associata con Irish Distillers per donare disinfettanti alla Health Service Executive in Irlanda. Infine, in Svezia, la distilleria Absolut Vodka del gruppo offre i propri distillati per produrre disinfettanti per le mani per la salute pubblica, e molti altri affiliati nel mondo si apprestano a fare la stessa cosa nei prossimi giorni.

COLMARE UN BISOGNO

Nonostante tutti questi marchi che si sono messi a disposizione, la domanda sta ancora crescendo, e se avete bisogno di disinfettanti nella vostra zona, può essere che una distilleria locale si stia già impegnando a produrli. Greenhook, 451 Spirits, Brewdog, Kyrö, Dillon’s, Rock Town, Oregon Spirit Distillers, Boot Hill Distillery e molti altri si stanno già impegnando.

Di fronte a una crisi, queste distillerie si sono fatte avanti, affrontando anche molte difficoltà, per aiutare le proprie comunità e il mondo intero. Ricordatevelo la prossima volta che farete un acquisto.



Il link all’articolo originale: Distiller.com

I diritti del pezzo originale di cui abbiamo realizzato la traduzione e le immagini sono proprietà dei rispettivi intestatari.

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