
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 79,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: www.malts.com
Valutazione: 86/100
Ormai credo lo sappiano anche i sassi, comunque, in occasione del finale dell’amatissima serie Il Trono di Spade, Diageo decise di produrre un’edizione limitata in suo onore, dedicando un imbottigliamento speciale di alcune delle proprie distillerie a ognuna delle casate protagoniste.
La serie comprende:
– Cardhu Gold Reserve (dedicato alla casata Targaryen);
– Clynelish Reserve (dedicato alla casata Tyrell);
– Dalwhinnie Winter’s Frost (dedicato alla casata Stark);
– Lagavulin 9yo (dedicato alla casata Lannister);
– Mortlach 15 yo (dedicata ai sei regni);
– Oban Bay Reserve (dedicato ai Guardiani della Notte);
– Royal Lachnagar 12yo (dedicato alla casata Baratheon);
– Singleton of Glendullan Reserve (dedicato alla casata Tully);
– Talisker Select Reserve (dedicato alla casata Greyjoy);
In seguito, è stata aggiunta un’ultima bottiglia (probabilmente la più interessante del gruppo):
– Mortlach 15 yo (dedicata ai sei regni).
Nominalmente non fanno parte della serie, ma sono comunque ispirati a GoT anche i seguenti:
– Johnnie Walker White Walker (dedicato agli Estranei);
– Johnnie Walker Song of Fire e Johnnie Walker Song of Ice.
Come spesso accade per queste iniziative, non tutti imbottigliamenti diciamo eclatanti, il cui valore è più collezionistico che effettivo, tant’è che i prezzi erano subito saliti alle stelle, con abbondante speculazione, salvo poi tornare a più miti consigli una volta “sgonfiatosi” l’entusiasmo.
Vista l’ancora ampia reperibilità, anche sull’effettiva “limitatezza” della tiratura avrei qualche dubbio, chi la consiglia come investimento non vi sta facendo un gran favore…
Note di degustazione
Naso ovviamente torbato, seppur non aggressivo, con una notevole componente marina e minerale. Bacon e alghe vanno a braccetto, assieme a miele e una delicata nota speziata. Spunta un’inaspettata dolcezza fruttata, che nel tempo ingentilisce la torba, assieme al caramello. Tutto sempre molto salino e minerale.
L’imbocco ribadisce l’anima fruttata del distillato, con pesca gialla, mirtilli, banana, una macedonia bruciacchiata dopo un vigoroso passaggio sul barbecue dove hanno appena grigliato delle costicine. Carnosità fumosa ben evidenziata, a tratti esuberante tanto da coprire il lato più dolce, che viene messo sottotono anche dalla forte componente marittima e vegetale. Pepe e zenzero. Passa anche qualche briciola di pane tostato, giusto perché siam giovini.
Finale abbastanza lungo, molto marino, pepato e cinerino.
Giovane, sicuramente non molto equilibrato, ma forse per questo anche divertente: un Lagavulin diverso dal solito, magari non eccellente ma più che godibile e allegramente scavezzacollo.
Recensioni di whisky da Lagavulin nel blog
Un’altra prospettiva:
Il Bevitore Raffinato