
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Cask Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 55,5%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, ex madeira
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Dream Whisky
Prezzo: € 80,00
Sito web ufficiale: dreamwhisky.com
Valutazione: 86/100
A volte capita di scoprire per caso bottiglie (e produttori) che ti sanno stupire.
All’ultimo Milano Whisky Festival, girando per gli stand con le bottiglie di sample tutte piene e ancora qualche gettone in tasca, io e Grande Otre siamo “inciampati” in un piccolo banchetto con due sole bottiglie in degustazione, dalle etichette molto accattivanti.
Cosa vuoi fare, non provi? Certo che sì!
Prendiamo un bicchiere di questo Dream N°2 (più o meno a caso), ed ecco… folgorati! Un dram che ci ha colpito molto!
Con il rammarico di non avere più sample vuoti per poterlo degustare con calma, abbiamo fatto qualche ricerca su questo imbottigliatore italiano (definito da più parti “start up”, che fa più fico), precisamente di Parma, fondato da due nomi già noti nel mondo del whisky e con una precisa politica che vi invito a scoprire consultando il loro sito.
Fortuna vuole che qualche giorno fa abbia trovato entrambe le bottiglie viste a Milano in un locale da poco aperto nel mio paese, il Classico, che possiede una notevole scelta di whisky (scozzesi e non solo).
Vuoi che non prenda un sample di entrambe? Certo che sì!
Iniziamo da quanto provato a Milano, tratto da una singola botte di Caol Ila (che ha prodotto 465 bottiglie), che ha passato 6 anni in ex bourbon per poi affinarsi un anno in una botte ex madeira.
Etichetta con disegno fatto a mano, davvero deliziosa.
Note di degustazione
Nel bicchiere il whisky si presenta di un bel ramato, quasi un rosè.
La torba acre e fumosa inonda il naso, con una fortissima componente marina. Anice e frutti rossi riescono a farsi strada in questa coltre molto fitta. Per chi ama i torbati, un olfatto inebriante.
La torba prosegue la propria corsa fumosa in bocca, con l’oceano che inonda il palato, assieme a una certa carnosità di fondo. Il lato vinoso scivola sulle onde, portando con sé lamponi, ancora anice, un tocco marsalato e un’impressione di rosa, con l’alcol che non morde ma spinge gli aromi. Non particolarmente complesso o stratificato ma molto corposo.
Il finale è medio-lungo, di fumo, sale e un pizzico di astringenza.
Un imbottigliamento interessante, fascinoso, che colpisce per la sua originalità quand’anche non sia proprio stratificato, ma vale (parecchio) l’assaggio.
Peccato non sia (al momento) facilmente reperibile.
Recensioni di whisky da Caol Ila nel blog
Recensioni di whisky da Dream Whisky nel blog
Un’altra prospettiva:
Non solo whisky