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Campbeltown Glengyle Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Kilkerran 12yo

Recensione del 12 anni di Kilkerran.

Provenienza: Campbeltown (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: J & A Mitchell & Co Ltd.
Prezzo: € 61,90 su Aquavitae
Sito web ufficiale: kilkerran.scot
Valutazione: 88/100

Quando ho parlato del Cask Strength di questa distilleria, non ho praticamente fatto alcun accenno alle origini della stessa, che in effetti sono abbastanza curiose, specie per la sua affiliazione con Springbank.
Difatti in principio c’era solo quest’ultima, di proprietà e gestione della famiglia Mitchell, ma come spesso accade nelle famiglie, un bisticcio tra fratelli portò uno di loro, William, a fondarsi nel 1872 la propria distilleria, Glengyle.
Le due distillerie restarono separate ma pur sempre nelle mani della stessa famiglia fino al 1919, quando Glengyle passò in gestione a un’altra azienda, salvo poi chiudere per la crisi nel 1925.

Da allora almeno due volte si è provato a farle riaprire i battenti, ma Glengyle ha dovuto aspettare fino al 2000 perché qualcuno riacquistasse lo stabilimento con l’intenzione seria di rimetterne in piedi la produzione: Hedley Wright, alla guida della Mitchell Glengyle Limited, ovvero ancora la famiglia originaria a riprendere il controllo della distilleria.
Dopo diversi lavori di ristrutturazione, finalmente inizia la produzione nel 2004, utilizzando il malto lavorato da Springbank, e da allora questa nuova (vecchia) distilleria è tornata a splendere anche più di prima.

Note di degustazione

L’oro caldo nel bicchiere è davvero un buon segno, e ben si accompagna a un naso molto morbido, con uvetta, mela verde e un tocco erbaceo. A lasciarlo riposare nel bicchiere, si amalgama una nota salina, quasi di burro salato, e un pizzico di pepe.
Il palato si rivela meno dolce dell’olfatto, con l’aspetto salino più accentuato, e una leggera fumosità che spunta in sottofondo (ma proprio in sottofondo, quasi da far pensare d’essersela immaginata). Un carattere decisamente marino e speziato, dove le note dolci si abbassano e fanno da contrappunto, con burro, arancia candita e uvetta, risuonando nel rinnovato aspetto erbaceo. Molto equilibrato e pieno, con la puntellatura alcolica che sostiene adeguatamente gli aromi.
Finale lungo e un po’ secco, di sale, erba e uvetta.

Un esempio di whisky relativamente giovane ma già maturo, con un equilibrio di aromi e sapori encomiabile. Personalmente preferisco il Cask Strength, ma difficile non riconoscerne le indubbie qualità.

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