
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 43%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: Sì
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: Suntory
Prezzo: € 99,00 su Whisky Shop
Sito web ufficiale: www.bowmore.com
Valutazione: 85/100
E ritroviamo ancora un Bowmore su queste pagine, un’etichetta in effetti amata da molti (compreso il nostro Bevitore Squattrinato), la cui personalità è sicuramente unica e ben riconoscibile nel tempo.
Difficile aggiungere qualcosa sulla distilleria più antica di Islay, che nonostante i diversi passaggi di proprietà (terminati nel 1994 nelle forti mani giapponesi della Suntory), ha saputo mantenere inalterate certe sue tradizioni produttive.
Questo imbottigliamento (ritrovato in un locale di Vicenza, il Bar Borsa, che ringrazio per il sample) risale al 2014, distribuito come parte della serie Travel Retail assieme al Black Rock e al Gold Reef.
Unico dei tre ad avere un’età dichiarata, ha vissuto il proprio invecchiamento nella famosa Vault No.1, il magazzino dal pavimento in terra battuta sotto il livello del mare più antico dell’isola, sulla cui particolarità la distilleria ci marcia non poco.
Note di degustazione
Con un invecchiamento così importante, spiace non abbiano avuto il coraggio di mantenere il colore naturale, lasciando questo oro carico debitore al caramello.
La torba saluta festosamente le narici appena accostato il naso, con una connotazione piuttosto carnosa che viene presto raggiunta da note più morbide e dolci di frutta tropicale (passion fruit, mango), arancia rossa, caramello salato, un insieme armonico cullato da onde salmastre che carezzano gli aromi. Pistacchi tostati. Il fumo è un’impressione distante ma presente.
In bocca riprende le tonalità dell’olfatto, con un accento di pepe nero, riproponendo il mix di frutta e torba salmastra con tocchi frizzantini, da spuma di mare sugli scogli. Mandorla, tamarindo, cenno di caffè. Caldo e fresco allo stesso tempo.
Il finale abbastanza lungo, di braci spente, marmellata d’arancia amara, nota di cuoio, sale.
Le sabbie bianche richiamate nel nome (in riferimento a quelle della costa di Laggan Bay su Islay) si riflettono nelle tonalità del whisky, che crea un elegante equilibrio tra mare e torba senza tante stratificazioni ma con quella semplicità che nasce dall’esperienza.
Questo pezzo era stato scritto originariamente nel 2019, basato sul campione cui accenno nelle premesse, ma è stata rivista due anni dopo grazie a una nuova degustazione che mi ha fatto ampiamente rivalutare questo whisky: lui è sempre lo stesso, ma sicuramente sono cambiato io…