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Isola di Skye Scozia Talisker Whisky da 0 a 50 euro

Talisker 10yo

Recensione del Talisker 10yo, dalla distilleria principe dell'isola di Skye.

Provenienza: Isola di Skye (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 45,8%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva:
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 51,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.malts.com
Valutazione: 87/100

Nuovamente su un’isola, ma questa volta la deliziosa isola di Skye, raggiungibile facilmente grazie a un ponte che la collega alla Scozia.
Sebbene come superficie sia superiore ad Islay, su quest’isola di distillerie a lungo se n’è trovata una sola, Talisker, ed è stato solo nel 2017 che un’altra è arrivata a farle compagnia, Torabhaig. Dato che, per ora, bottiglie di quest’ultima non ne sono state ovviamente rilasciate, Talisker può ancora detenere il primato dell’unico whisky proveniente dalla zona.
Pensare che un tempo di distillerie (più o meno legali) ce n’erano sette…

Il 10 anni è la versione base della distilleria, quella più nota, la cui produzione è stata drasticamente ridotta: a causa della crescente richiesta di distillati, gli invecchiamenti diventano sempre più brevi, e come core range a questo è stato preferito un NAS, lo Skye, dalla produzione più rapida e, quindi, più remunerativa. Diageo, il colosso che detiene questa come altre distillerie, punta soprattutto sul proprio blended più noto, il Johnnie Walker, e buona parte della produzione di whisky dei loro marchi finisce nelle sue varie espressioni: piaccia o meno, è il prezzo del nuovo boom del mercato degli scorsi anni.

Note di degustazione

Segnalare il color oro carico appare poco significativo dato l’uso di colorante, sempre a voler dare l’idea di un whisky vecchio e, quindi, invitante.
Il profumo è da subito costiero, fortemente marino, unito a pepe, cannella e arancia. Un accenno di fumo unisce il tutto, assieme a un leggero pizzicore alcolico.
In bocca il fumo si fa più presente, ma sempre etereo, elegante, quasi più un’impressione di torba bruciata, che si accompagna a sentori di tabacco e nuovamente cannella e spezie (pepe, ancor più che al naso). E l’oceano si fa più presente, con un’onda dolce e salata piena e appagante. Decisamente non siamo su Islay, a cercare la torbatura bruciata qui si resterebbe delusissimi, ma quel tanto che c’è è armonico, strutturato, solido. Per un imbottigliamento base la complessità è davvero notevole.
Il marcato profilo speziato accompagna per breve tempo dopo la bevuta, assieme alla fumosità marina, più accentuata che al palato.

Un’eccellente bottiglia dal profilo marcatamente oceanico, elegante e fiera, un vero peccato ne sia stata ridotta la produzione, ma le scorte abbondano e sarà difficile restarne senza.

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