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Isola di Jura Jura Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Jura Turas Mara

Recensione dello Jura Turas Mara, NAS di una distilleria poco ricercata.

Provenienza: Isola di Jura (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 42%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, ex sherry, ex porto ed ex bordeaux
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva:
Proprietà: Emperador Inc. (Whyte & Mackay Ltd.)
Prezzo: € 53,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: jurawhisky.com
Valutazione: 51/100

La Scozia è circondata da molte isole, alcune grandi, altre molto meno, quasi tutte con almeno una distilleria (per dire quanto il whisky sia ormai parte del DNA della nazione).
A ogni isola si tende ad associare almeno una caratteristica peculiare, per cui Skye è sinonimo di Talisker, Islay di torbati, le Orcadi di Scapa e Arran… be’, di Arran.
E poi c’è Jura, un’isola che si trova giusto in mezzo tra la Scozia e Islay, con poco meno di 200 abitanti, una strada, un pub e una distilleria (perché le cose essenziali devono esserci!), che ovviamente prende il nome di questo fazzoletto di terra nell’oceano.

Non è facile trovare opinioni e recensioni sui whisky prodotti dalla Isle of Jura, in generale i loro prodotti non godono di grande reputazione nella comunità degli appassionati, sebbene i riconoscimenti non siano mancati da parte di alcune delle innumerevoli giurie specializzate (per il principio che un premio non si rifiuta a nessuno).
Dato che mi è capitato per le mani un campione di uno dei loro NAS, mi pareva una bella occasione per trattare un whisky poco conosciuto.

Note di degustazione

La cosa che salta subito all’occhio leggendo le caratteristiche di questo Turas Mara (lungo viaggio in gaelico) è la quantità di botti di affinamento usate per produrlo, ben quattro! Non è noto in quale proporzione e per quanto tempo, ma di certo al naso porto e sherry si sentono parecchio, con una preponderanza di quest’ultimo. Caramello, quindi, crostata di ciliegie melassa a fiumi: un profumo dolcissimo, quasi stucchevole, piuttosto monocorde.
Al palato arriva subito una nota decisa di arancia amara, assieme a una certa astringenza (il bordeaux?). Malto, che ne tradisce la giovane età, frutta secca, noci, un tocco di caramello. L’iper-dolcezza del naso è nettamente stemperata nel gusto, in un contrasto curioso che lascia un po’ interdetti. Il sentore amaro è dominante, a proprio gusto valutare se sia un aspetto positivo o meno. Presente anche una leggera nota salata.
Il finale resta amaro, accompagnato dall’astringenza e dalla frutta secca.

Poco convincente e incisivo, quella nota amara così forte rende la bevuta a tratti non proprio gradevole, e il finale nel palato non è molto piacevole, l’allappamento accompagna fin troppo a lungo. Non capisco il senso di tutte quelle botti diverse in un NAS, forse un invecchiamento più lungo gioverebbe alla struttura del whisky.

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