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Benromach Scozia Speyside Whisky dai 50 ai 100 euro

Benromach Sassicaia Wood Finish

Recensione del Benromach Sassicaia Wood Finish, un whisky dalla finitura vinosa.
Benromach Sassicaia Wood Finish

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 45%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, finitura 24 mesi in ex botti di Sassicaia
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Gordon & MacPhail
Prezzo: € 71,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.benromach.com
Valutazione: 92/100

Toh, guarda, non siamo più su Islay!
Ma restiamo sempre in un’area alquanto circoscritta, quella dello Speyside, un lembo di terra a nord-est delle Highlands attorno al fiume Spey da cui, ovviamente, prende il nome.
Nonostante la superficie davvero ridotta, è una zona da sempre ricca di distillerie, con tratti aromatici e di lavorazione distintivi seppur vicini a quelli delle Highlands.
La vicinanza è tale che a volte si fa qualche confusione tra le due zone, e qualcuno ci marcia pure, come Macallan che geograficamente sarebbe una speysider ma si presenta come highlander.

Benromach è una distilleria relativamente giovane, fondata nel 1898, e come tante altre ha subito continui cambi di proprietà e chiusure periodiche, fino ad arrivare alla gestione attuale che ha portato alla riapertura nel 1998 (cento anni tondi tondi dalla fondazione).
Di piccole dimensioni (siamo sui 700.000 litri annui), è riuscita a ritagliarsi un posto di prestigio nel panorama dei whisky scozzesi anche grazie a degli imbottigliamenti caratterizzati da una maturazione finale in botti di vini europei: accanto a questa, trovate un’espressione affinata in ex botti di Château Cissac Bordeaux.
Questa è una tendenza ormai abbastanza diffusa (non solo in Scozia) che ha portato al rilascio di bottiglie almeno sulla carta alquanto ardite, tanto che non mi stupirei se a breve ci trovassimo con un whisky finito in cartoni del Tavernello…
Nota: in questa recensione si tratta della versione NAS (No Age Statement, invecchiamento non dichiarato, il nucleo dei Carabinieri non c’entra), in commercio è più comune trovarne invece dall’invecchiamento dichiarato dove l’etichetta è più simile a quella standard della distilleria.

Note di degustazione

Questo whisky non presenta la solita colorazione aggiunta al caramello (che, per inciso, viene usata per dare quell’aria di “stagionato”, e quindi di prestigio, che naturalmente si associa alle sfumature scure), ma l’affinatura in Sassicaia gli dona comunque una bella tonalità di oro scuro intenso, davvero invitante, che unita all’etichetta (diversa e più elegante rispetto ad altre espressioni di Benromach) già ben predispone alla bevuta. Nessuna filtratura a freddo, ravvisabile quindi una certa opacità nel liquido se bevuto a temperature più fredde.
Versato nel bicchiere, al naso il vino rosso si fa subito ben presente (e sarebbe difficile altrimenti, vista l’importanza del prodotto di Bolgheri), si percepiscono note fruttate (uva nera, ça va sans dire, ma anche frutti di bosco) e un fumo leggero che fa da collante tra i vari aromi. Alcol non invasivo.
In bocca il vino si fa sentire in modo più massiccio, con un accompagnamento di dolcezza fruttata, note erbacee e sempre un substrato piacevole di fumo. Il Sassicaia è sempre lì lì che vorrebbe mangiarsi tutto, ma il Benromach tiene botta e mantiene la struttura armonica, davvero uno spettacolo.
Finito il bicchiere (con la solita calma, e alternando sempre naso e palato per apprezzarne appieno tutte le sfumature), restano i sapori vinosi e fruttati, con un pizzico di secchezza dovuta probabilmente ai tannini. Notevole.

Diversi storcono il naso di fronte a queste affinature in vino, c’è sempre il rischio della rincorsa alla botte particolare senza curarsi troppo dell’equilibrio finale (penso anche a certi invecchiamenti in ex botti di birra, una parente stretta del whisky il cui apporto, però, mi lascia perplesso), ma non in questo caso.
L’abbraccio tra distillato e Sassicaia è suadente, non c’è quell’aggressiva predominanza come in certi whisky finiti in sherry, e il tutto risulta armonico e molto, molto piacevole.
Certo, dopo aver assaggiato questa bottiglia magari vien voglia di comprarne una di Sassicaia: come spesa sareste un tantino sopra quella di questo Benromach, ma Bolgheri e Castagneto Carducci sono borghi davvero deliziosi.

Recensioni di whisky da Benromach nel blog:
Benromach 10yo
Benromach 15yo
Benromach 21yo
Benromach 2009 Cask Strength Batch 1
Benromach Château Cissac 2009
Benromach Organic
Benromach Peat Smoke

Un’altra prospettiva:
Whiskettini

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