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Caol Ila Imbottigliatori indipendenti Isola di Islay Scozia Signatory Whisky dai 50 ai 100 euro

Signatory Caol Ila 1994 Port Wood Finish

Recensione di un Caol Ila del 1994 finito in porto imbottigliato da Signatory.

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex porto
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Signatory Vintage Scotch Whisky Company
Prezzo indicativo: € 93,00
Sito web ufficiale: www.signatoryusa.com
Valutazione: 86/100

Fondata nel 1988 da Andrew e Brian Symington e al primo posto, nel 2002 e nel 2003, fra gli imbottigliatori indipendenti secondo l’autorevole Whisky Magazine, la Signatory Vintage Scotch Whisky Company (più brevemente: Signatory), distribuita in Italia da Velier, si distingue per la selezione esclusiva di single cask vintage, provenienti da diverse distillerie.
Questi vengono poi rilasciati, uno alla volta, nella Unchillfiltered Collection o nella Cask Strength Collection in un numero limitato di bottiglie, senza aggiunta di colorante né filtrazione a freddo, per cercare di proporre un whisky il più vicino possibile a quello della botte.

Come si legge perfettamente in etichetta, il Caol Ila Port Wood Finish di oggi, incluso nella Unchillfiltered Collection, è stato distillato il 12 maggio 1994 e imbottigliato il 16 agosto 2004 (10yo quindi) in 1259 esemplari. Purtroppo non conosciamo né la durata esatta dell’invecchiamento in botti ex bourbon né quella dell’affinamento in botti ex porto. La gradazione è 46% ABV. La nostra bottiglia, solo per i cultori del dettaglio, è la n. 946.

Note di degustazione

Nel bicchiere, il colore è un oro chiaro.
Al naso arriva subito uno sbuffo di torba che, per quanto gentile, chiarisce, oltre ogni ragionevole dubbio, che ci troviamo di fronte a un whisky di Islay. Per qualche minuto, rimangono anche un’impressione di bacon e una punta di zenzero. Col tempo, spuntano note dolci di datteri e di vaniglia, molto incisive nel prosieguo della bevuta.
Al palato, in perfetta sintonia con l’olfatto, la torba, sempre un po’ smorzata rispetto ai Caol Ila ufficiali, subito non ha avversari. Ma, trascorso qualche minuto, una dolcezza tenue, ancora di datteri e vaniglia, insieme a un pizzico di zenzero, interviene ad arricchire il ventaglio di aromi.
Il finale, più breve, per dire, di quello, lunghissimo, di un Caol Ila 12yo, sa indubitabilmente di fumo (sigaretta?), con una carezza dolce appena percepibile.

Il finish in botti ex porto non ha snaturato l’essenza più profonda di Caol Ila, ma l’ha arricchita di sfumature inedite. Il risultato è una bevuta non banale, un whisky complesso, equilibrato, raccomandabile.

Recensioni di whisky da Caol Ila nel blog

Recensioni di whisky da Signatory

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