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Cadenhead's Dalmore Highlands Imbottigliatori indipendenti Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Cadenhead’s Dalmore 18yo

Recensione del Dalmore 18yo imbottigliato da Cadenhead's.

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 51,7%
Botti di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: J & A Mitchell & Co Ltd.
Prezzo medio: € —
Sito web ufficiale: www.cadenhead.scot
Valutazione: 88/100

Del celebre imbottigliatore indipendente Cadenhead’s si è parlato, per la prima volta su questo blog, nell’ultima recensione dello scorso anno: un Glen Scotia 27yo, distillato nel 1992 e imbottigliato nell’estate del 2019. A essa vi rimandiamo, allora, per ogni dettaglio sul passato e sul presente di Cadenhead’s, e ci concentriamo sul single malt di oggi: un Dalmore 18yo che fa egualmente parte della serie Authentic Collection, ma nella categoria Sherry Cask.

Dalmore è una distilleria dai malti ricchi e saporiti.
I suoi whisky sono maturati per l’85% in botti ex bourbon first fill, mentre il resto invecchia in legni ex sherry oloroso e amontillado. Il tutto viene poi miscelato in ex sherry butt (botti da circa 490 litri).
Distillato nel 2001 e imbottigliato a 51,7 % ABV nel luglio del 2019, senza aggiunta di colorante né filtrazione a freddo, questo Dalmore 18yo è un vero e proprio single cask small batch. Si tratta cioè di un rilascio in un numero limitato di bottiglie – 246, per la precisione – da una sola botte (una hogshead da 245 litri).
Al momento, non risulta disponibile per la vendita in Italia.
Noi abbiamo avuto l’occasione di prelevarne un sample al Milano Whisky Festival & Fine Spirits dello scorso novembre.

Note di degustazione

Il colore è oro scuro.
Avvicinando il naso, sembra di tornare indietro di qualche settimana, con un profumo di panettone artigianale (uvetta, canditi, pan brioche, lievito madre, un tocco di vaniglia e uno di glassa), davvero natalizio. Emerge, a tratti, un sentore riconducibile al rum. L’alcol, perfettamente integrato, spinge la nota di pan brioche. Dopo qualche minuto di ossigenazione, ci facciamo volentieri coccolare da un bel cioccolato al latte. Un profilo olfattivo all’insegna della dolcezza, insomma, ma con un equilibrio che non esitiamo a definire magistrale.
In bocca, dopo l’uvetta e la vaniglia, ci sembra di percepire un’aroma di grappa secca. Con l’ossigeno la nota alcolica si rafforza, ma non sbilancia l’insieme. Nel tempo affiora anche un sentore di legno.
Il finale è medio lungo e lascia in bocca una piacevole impressione di spumiglie.

Un whisky unico, in sottile equilibrio su un nota prevalentemente dolce davvero originale, il cui gradimento, mai come stavolta, dipende dalle preferenze di ciascuno.
A noi è piaciuto, e parecchio. L’unico problema è la reperibilità piuttosto complicata.

Recensioni di whisky da Dalmore nel blog:
Dalmore 12yo
Dalmore 15yo
Dalmore Port Wood Reserve

Recensioni di whisky da Cadenhead’s

Un’altra prospettiva:
Il bevitore raffinato

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