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Bruichladdich Isola di Islay Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Port Charlotte MC: 01 2009

Recensione del Port Charlotte MC:01 2009.
Port Charlotte MC:01 9 Year Old

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 56,3%
Botti di invecchiamento: 6 anni in 48% rovere francese e 52% ex bourbon, 2 anni in ex vino siciliano
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Bruichladdich (Rèmy Cointreau)
Prezzo indicativo: € 90,00
Sito web ufficiale: https://www.bruichladdich.com
Valutazione: 86/100

Forse vi verrà da pensare che siamo un po’ fissati, ma vi assicuriamo che la nostra man… pardon… passione per i torbati non ha alcun ruolo in queste scelte.
Questa linea di Bruichladdich si è infatti ormai affermata come una delle più vitali e interessanti di Islay: siamo quindi costretti per forza di cose a presentarvi i loro imbottigliamenti non appena riusciamo a procurarcene un campione… dunque non è mica colpa nostra!

Questa volta parliamo di una limited edition uscita nel 2018 inizialmente per i soli duty free e poi estesa a tutto il mercato. Come sempre con Bruichladdich, le schede di presentazione sono dettagliatissime: raccolta 2009 di orzo 100% dell’Invernesshire affumicato a 40 ppm, invecchiato sei anni in un misto di botti francesi e americane di secondo passaggio per poi affinarsi due anni in botti di vino siciliano fortificato (che stranamente non viene esplicitato, ma dovrebbe essere marsala), infine imbottigliato a 56,3° con acqua di fonte di Islay.
In cosa si traduce tutto ciò?

Note di degustazione

Alla vista si presenta in una bella tonalità ocra, del tutto naturale, che viene molto poeticamente chiamato “rosa autunnale” dalla Bruichladdich. Personalmente lo trovo uno dei colori naturali più belli visti di recente.
Al naso propone innanzitutto un buon sentore di malto torbato, dove fumosità e dolcezza si integrano con l’evidente influenza delle botti marsala. Sotto la coltre iniziale ci sono ovviamente note marsalate di albicocca e noce moscata, una buona dose di vaniglia (data la relativa gioventù), anice, un po’ di cioccolato, ma anche un sentore erbaceo più pungente di chiodi di garofano. Solo alla fine l’alcol diventa dominante con note di ceralacca che saturano le narici.
In bocca è intenso, oleoso, e caldo. In entrata si sente decisamente l’alcol sulla lingua, con un forte sapore di liquirizia salata. Le nuances torbate si succedono seguendo l’ampio spettro oceanico, ma non perdurano abbastanza per poterle identificare. C’è un sentore di pera e cannella, ritornano i chiodi di garofano, c’è una leggera burrosità: si percepisce il marsala, ma viene infine sovrastato da un forte pepato che satura le papille e accorcia la persistenza aromatica.

È una bevuta decisamente strong e d’impatto, ma lascia un po’ insoddisfatti per il finale corto e per l’estrema sapidità che chiede una chiusura che non arriva. Ovviamente non può non piacere agli amanti della torba, ma delude un po’ se paragonato agli altri imbottigliamenti della Port Charlotte in rapporto al prezzo.

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