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Caol Ila Isola di Islay Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Caol Ila Distillers Edition 2018

Edizione annuale finita in botti ex-vino spagnolo del classico isolano Caol Ila.

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 43%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, ex vino moscatel.
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva:
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 65,50 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.malts.com
Valutazione: 69/100

Torniamo a trattare una Distillers Edition, dopo quella del Cragganmore di qualche tempo fa.
Come tutti gli imbottigliamenti di questa edizione annuale, la finitura di lunghezza non dichiarata avviene in botti che hanno precedentemente contenuto vino, in questo caso moscatel spagnolo.
Il moscatel è un vino bianco dolce e liquoroso, usato anche nella produzione dello sherry e del málaga, realizzato con uve provenienti dall’Andalusia, a sud della Spagna.

Essendo un’edizione prodotta da diversi anni, opinioni e recensioni online sono sparpagliate e non organiche, difficile comprendere le differenze tra un imbottigliamento e l’altro.
Mi verrebbe da pensare che siano più o meno allineati tra loro, venendo trattati come parte fissa del portafoglio del colosso Diageo che, giustamente, tiene a presentare una certa coerenza e continuità tra le varie bottiglie.
Avendo basato questo articolo su un sample, la foto scelta dalla rete non rappresenta necessariamente la bottiglia oggetto di recensione.
L’anno è quello di imbottigliamento, la distillazione è avvenuta nel 2006, mantenendo il classico invecchiamento a 12 anni.

Note di degustazione

Il colore è giallo oro, purtroppo ottenuto artificialmente.
L’olfatto è insolitamente dolcissimo per un Caol Ila, ricco di uva passa, marzapane, cannella e miele a fiumi, tanto da nascondere quasi il fumo di Islay, travolto da questa coltre pasticcera. Il vino ha lasciato un’impronta molto decisa, peccato non sapere per quanto vi sia stato esposto il whisky.
L’imbocco al palato vede ancora il fumo sgomitare per emergere dalla torta, e dopo qualche attimo finalmente sale sul podio, tenendosi però addosso il miele in cui è immerso. Sul camino acceso bruciano gli stessi sentori del naso, con l’aggiunta di un po’ di frutta candita e un tocco di salinità, che man mano si portano sullo sfondo lasciando ampio spazio alla torba, che indossa lo spolverino dolce con molta nonchalance. Il matrimonio non è proprio riuscitissimo, l’influenza vinosa c’è ma dopo l’esplosione iniziale diviene poco più di un orpello.
Nel finale non molto lungo restano la cenere e un tocco speziato, il moscatel pare essersene tornato in Spagna un po’ deluso: era venuto per matare ed è stato matado.

Disordinato e incostante, questo imbottigliamento mi ha deluso per la mancata fusione tra l’anima di Caol Ila e quella spagnola, schiacciata quasi del tutto dalla forza di Islay.
Una curiosa variazione sul tema, ma niente di più.

Un’altra prospettiva:
Il bevitore raffinato (versione 2007)
Whisky Facile (versione 2008)

3 commenti

  1. Anche a me,bevitore abituale del 12 y.o. ha deluso tantissimo. Molto confuso,pacchiano e non ho sentito la nota salmastra tipica della casa

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